Il titolare ed il collaboratore... storie d'amore e di amicizia, e non solo

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Cara Paola, non so più cosa fare con i miei collaboratori, sembra che più faccio ciò che vogliono, più si allontanano…

Ho un salone da 20 anni.. ed anche questa volta nel giro di 15 giorni ho dovuto cambiare tutto il personale, ero rimasto solo….
Le mie collaboratrici dicono che sono il loro migliore amico, ma quando parlo di lavoro e come se non mi sentissero…

Le lettere che mi giungono chiedendomi consigli sull’argomento sono numerose e il flulcro resta sempre lo stesso, la gestione di un rapporto che vede la condivisione di spazi, idee ed espressioni artistiche che devono combinarsi, con caratteristiche personali e caratteri diversi.
Visto dall’esterno il nostro magico mondo “dei Parrucchieri”, appare o troppo semplice o quasi un alveare di marziani, la percezione è alterata dai propri trascorsi, dalle esperienze e soprattutto da ciò che ci sembra di vedere,e che non sempre corrisponde alla realtà..ma se c’è un rapporto realmente complesso è quello che  tra titolari e collaboratori , copiando un film di recente uscita mi verrebbe da direr “Agitare prima dell’uso”.

Anche se a scrivermi sono quasi sempre i titolari, molto spesso nei miei seminari incontro i collaboratori ed amo raccogliere le loro esperienze la loro metà del cielo!

A difesa del collaboratori devo dire, che non è corretto voler fare di loro dei cloni del titolare, impresa tra l’altro abbastanza difficile e poco sicura!!
A difesa dei titolari devo dire, che si sta perdendo l’importanza del ruolo , inteso come una guida sicura alla quale ispirarsi per migliorare le proprie capacità!

Passiamo adesso a qualche suggerimento concreto, ci sono due modi scorretti per gestire un gruppo di lavoro:
1. il salone non è una famiglia!
2. il salone  non è una dittatura!

il salone è un posto dove il titolare aiuta i propri collaboratori a crescere, e dove i collaboratori devono dare il massimo per essere coerenti con le aspettative e la filosofia del salone.

Il gruppo vincente è quello nel quale vincono tutti, se uno solo perde ha perso la squadra, ed oggi senza squadra non è facile arrivare al successo!
La prima regola è quella di impostare una corretta comunicazione, fatta di regole conosciute da tutti e condivise da tutti, il non rispetto di tale regole farà scoprire subito chi non desidera far parte del gruppo.
L’attenzione deve essere sempre posta sul concetto di “condivisione degli obiettivi” per un collaboratore è importante sapere la direzione nella quale andare, si sentirà più forte e meno insicuro, e per un titolare è più semplice avere accanto collaboratiri che conoscono e condividono la propria idea di “salone”.

La formazione è l’arma vincente , perche pone l’accento su due elementi  fondamentali che sono la “responsabilità” e la “conoscenza”.

Organizzate un incontro con il vostro gruppo e ponetevi questi obiettivi:
1. Raggiungere un livello alto di conoscenza dei prodotti e dei metodi operativi.
2. Valutare la responsabilità con la quale applicano la loro conoscenza.
3.Valutate la motivazione personale, che li spinge a fare questo meraviglioso lavoro!

Fate queste analisi non con fare indagatorio, ma con lo spirito di partecipazione del gruppo e che migliorare tutti si può e si deve!!

Un messaggio per i collaboratori: non date tutto per scontato, ricordatevi che il salone è un azienda con il cuore pulsante, ha bisogno di persone capaci responsabili e che amano ciò che fanno!

Un messaggio per i titolari: selezionate sempre il collaboratore in base a  ciò che cercate e non ciò che trovate! E ricordatevi che i collaboratori son germogli da far fiorire e da rendere orgogliosi del loro ruolo!
Buon lavoro

L'esperto risponde  - Paola D'Andria

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